Le imprese del Piceno puntano all'Albania

(ANSA) - ANCONA, 10 MAR - Agroalimentare, pesca e zootecnia.

Sono i settori focus su cui sono attive le collaborazioni fra le aziende del Piceno e l'Albania, al centro della Giornata Paese organizzata dalla Camera di Commercio di Ascoli Piceno e da Piceno Promozione. Un confronto per "rafforzare e consolidare i rapporti già avviati - spiega Gino Sabatini, presidente dell'Ente camerale ascolano - e per creare nuove sinergie".

"C'è un forte interesse reciproco - seguita Sabatini - a incentivare occasioni di sviluppo per le imprese di entrambe le sponde dell'Adriatico. Le aziende albanesi, in particolare, desiderano acquisire know-how, conoscenze, trasferimento tecnologico. Per promuovere queste opportunità continueremo a confrontarci anche su quelle che potranno arrivare dalla Macroregione Adriatico Ionica, dall'utilizzo dei fondi Ue e di preadesione Ipa". Un rapporto, quello creato in questi anni fra il Piceno e il Paese delle aquile, nato anche dalla passione. "Un viticoltore ha già impiantato un ettaro di uva Pecorino - dice Sabatini - di cui ha conosciuto il valore tramite il figlio che ha frequentato l'Agrario ad Ascoli Piceno. Sono scambi che nascono non solo dall'economia ma anche dalla reciproca conoscenza culturale.

Anche per questo, a breve, organizzeremo una visita di una nostra delegazione in Albania".

Gli scambi commerciali fra Italia e Albania (dati Ice-Istat al 2013) hanno un valore di 1,2 miliardi per quanto riguarda l'export e di 820 milioni per l'import. Le opportunità per le imprese riguardano il comparto vitivinicolo, uno studio di enologi marchigiani ha già aperto un laboratorio specializzato; la zootecnia, con un bisogno di 300 milioni l'anno di carni e prodotti trasformati; l'agroalimentare, la pesca, la grande distribuzione. Presente alla Giornata Albania, il viceministro dello Sviluppo rurale, Alban Zusi, per illustrare le potenzialità del suo Paese e che ha visitato, dopo l'incontro, il Centro agroalimentare Piceno e il porto di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). "Siamo interessati a sviluppare servizi di manutenzione e di ristrutturazione per la cantieristica e per la pesca - spiega Zusi -, e a tutto ciò che riguarda le procedure di certificazione e di standardizzazione dei prodotti agroalimentari, su cui abbiamo avuto anche un confronto con l'Università Politecnica delle Marche, per favorire l'ingresso dei nostri prodotti nell'Unione europea. Crediamo, inoltre, che il nostro Paese possa essere un'ottima piattaforma per le Marche e l'Italia verso tutta l'area balcanica". (ANSA).

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